Mimmo, l’anziano della valle mi dice di sedermi, poche chiacchiere,
raccoglie la mia inquietudine e mi invita da lui. Non me lo faccio
ripetere due volte, corro a prendere le mie cose… ce l’ho fatta! La
grotta Arcobaleno è l’unica che può tenere una pioggia come questa.
Recupero le mie cose, le sistemo, poi rispondo al desiderio di una cara
amica che, in un messaggio del giorno prima di entrare in valle, mi
scriveva un sms così: “
prendi per me un sassolino e mettilo in grotta,
così anch’io sarò lì…”.
Mimmo ha quasi sessant’anni, ma ne dimostra un
bel po’ di più. Mi dice che ha il padre che è del sud, la madre del
nord, lui è del centro. Dal suo romanesco l’avevo intuito.
La sua vita
l’ha divisa tra la sua città, poi Bologna, l’Umbria, Amsterdam, prima di
arrivare qui “
dove mi sono fermato – dice –
questo posto mi ha
stregato”.
Mi racconta di sé, alcune metafore per dirmi del suo
trascorso anarchico, del suo credo pacifista...
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