Dietro i proclami trionfali della cerimonia di chiusura, con retorica e demagogia a volumi inauditi, l’
Expo2015 si è rivelato quello che temevano tutti i cittadini minimamante informati e lontani dalle passioni per le
barbaredurso e
isoledeifamosi, vale a dire un
fiasco colossale pagato dai contribuenti italiani.
Cittadini che ricorderanno per molto tempo questa Expo 2015. Memorabile per molti versi, ad esempio:
Ma la retorica renziana sparsa a quintalate, il martellamento di TV e giornali, i dati falsi spacciati per grandi successi in stile dictator, sono stati invece elargiti con costante continuità e puntualità, soprattutto negli scemi salotti pomeridiani, tra la televendita di un materasso e l'idiota del crodino biondo.
Ma ancora non bastava ai nostri politici. Ed eccovi la beffa finale: il commissario Sala insieme ai colonnelli del PD celebra il successo dei 21.5 milioni di biglietti (quanti omaggio, non sappiamo).
Sala: “21,5 milioni visitatori totali, abbiamo conquistato il mondo”.
Peccato che lo stesso Sala 6 mesi fa dichiarasse "
Le spese di gestione di una macchina come Expo ammontano a 800 milioni di euro. Dagli sponsor abbiamo ottenuto 300 milioni: per raggiungere il pareggio di bilancio è necessario vendere 24 milioni di biglietti".
Eccovi invece i dati veri, in numeri ed euro (
fonte Expo).
- Biglietti venduti: 21.5 milioni
- Ricavo medio per biglietto: 19 euro
- Ricavo totale biglietti: ca. 410 milioni
Siamo lontani cento milioni di euro, rispetto ai 500 da Sala.
Ma non è finita qui.
Per costi, Giuseppe Sala (prossimo sindaco di Milano), intende solo quelli della macchina organizzativa, ovvero della società Expo 2015. I costi reali dell’Expo sopportati dal contribuente italiano, tra terreni acquisiti da Arexpo e infrastrutture logistiche e padiglioni, sono stimati dall’economista
Perotti, oggi commissario alla spending review, a
14 miliardi di euro.
La narrazione televisiva sul grande successo di visitatori però, probabilmente, avrà fatto l'effetto che produce una buona capmagna pubblicitaria, cioè confutare la verità. Con un calcolo per assurdo – ma indicativo delle assurdità che ci propinano i teleimbonitori – per coprire i 14 miliardi Expo avrebbe dovuto vendere 360 milioni di biglietti a 39 euro.
Una cifra surreale che rende bene l’inganno di chi parla di successo di Expo in base a 19 o 20 milioni di ingressi.
Ingressi che sono stati in ogni caso molto inferiori a quasi tutte le Expo precedenti, come quella di Siviglia del 1992 con 41 milioni di biglietti venduti.
Il prof. Perotti, nel suo e-book “Perchè Expo è stato un grande errore” scrive:
“
....né la corruzione né i ritardi sono il problema principale di Expo 2015... Il problema principale è che l’Expo non sarebbe dovuto accadere... Esso è nato e cresciuto per una amnesia collettiva della razionalità umana, sospinto da un’orgia di retorica“.
Ed ora, magicamente, grazie al buco profondo creato da questa macchina stritolasoldi (pubblici), il suo maggiore artefice,
Giuseppe Sala diventerà (in)degno sindaco di Milano. Attendiamoci un battage pubblicitario stile EXPO, testimonial, inutile dirlo, il
matteucciorenzinostro.
©Roberto Roby Rossi