Vediamo di capire questa novità del governo, questo sciocco decreto de-cretino del solito genio della lampada bruciata.
Numerose le dichiarazione e interviste e pareri rilasciate da chi di trasporti ha competenza perchè è il proprio mestiere, o perchè ci vive, o perchè lo studia o lo insegna, che lo qualifica come un'idiozia. O una malcelata furbata.
“Il governo voleva provare a cancellare un altro pezzetto di concorrenza – sostiene Massimiliano Dona, avvocato di consumatori.it – imponendo una sosta obbligatoria per gli NCC di 20 minuti da attendere prima di servire un altro cliente... non avrebbe potuto farlo salire a bordo, ma avrebbe dovuto far trascorrere, per legge, secondo questo decreto, 20 minuti, alla faccia della produttività e della qualità del servizio offerto... Un inutile dispendio di tempo e di energia, ma sopratutto di costi che sarebbero inevitabilmente traslati sul consumatore”.
Per dire che questo de-cretino è una vera scemenza è dovuto intervenire il TAR del Lazio che, di fatto, lo ha sospeso, mantenendo equiparato il servizio taxi e NCC.
Si rimane in attesa della decisione definitiva del Tar, prevista per il 13 gennaio prossimo, per annullare questo stupidissimo provvedimento che è, a tutti gli effetti, un'illegittima violazione della concorrenza, e che va a ledere in particolare i diritti dei trasportati, cioè dei consumatori.
Sky tg24 Business, in una puntata di qualche giorno fa, è entrata nel merito e si è collegata con Francesco Artusa, Presidente Nazionale Sistema Trasporti Confederazione di Imprese NCC Auto e Bus.
La giornalista Sky inizia l'intervista precisando che questo decreto, pensato dal solito genio della lampada bruciata è stato emanato dal Ministero senza il coinvolgimento del Parlamento e contro il parere della Autorità di Regolamentazione dei trasporti e della Autorità Garante della concorrenza e del mercato. E sono soprattutto tre i punti in cui si infogna il de-cretino:
- i 20 minuti di attesa tra un cliente e l'altro
- il divieto di intermediazione, diretta o indiretta, nella vendita del servizio e, per finire, l'ultima chicca
- l'obbligo dell'NCC alla trasmissione di dati sensibili di ogni trasportato.
Evidentemente al besugo bauscia, che nella sua gioventù, cavalcando l'onda della sinistra berlingueriana, era assiduo frequentatore del Leoncavallo di Milano, noto circolo comunista, sfuggono i dettami basici della privacy, al netto che, comunque, siamo pedinati e chi siamo cosa facciamo cosa vogliamo lo sanno tutti, da chi comanda a chi vigila a chi vende. Per cui la privacy è una buffonata, ma c'è.
A proposito di buffoni torniamo sulla legge salvini.
Francesco Artusa risponde così al primo punto, quello dei 20 minuti: “è come se un cliente in un negozio ha bisogno di assistenza e il commesso gli dicesse che - si, sono libero, ma stia lì 20 minuti che poi la servo -".
Perchè? Perchè l'ha detto salvini. L'alternativa prevede il rientro in autorimessa al termine di ogni servizio che, oltre ad essere vietato dalla Corte Costituzionale con una legge del 2019, rende impossibile e aggraverebbe i problemi già enormi, di questo paese, in quanto a domanda e offerta nel trasporto pubblico non di linea.
Il secondo punto è ancor più paradossale, sostiene Artusa. Come può il Ministero voler sapere, di ogni singolo passeggero, chi è, a che ora si sposta, dove va, a che ora torna... ignorando la legge sulla privacy ma, ancor peggio, innescando una miccia molto pericolosa se è vero, com'è vero, che è subito arrivata una nota preoccupata dall'ambasciata americana sull'affluenza dei propri cittadini che verrebbero sottoposti a tali condizioni.
Essere dossierati da uno Stato francamente non se ne capisce la ragione. Francesco Artusa ricorda, inoltre, che l'incoming in Italia registra il 52% del turismo che, a sua volta, corrisponde al 13% del PIL nazionale.
Per ultimo qualcosa che, se si può, è ancor più grave: il divieto di intermediazione
Questo de-cretino vieta ad un TO l'organizzazione di un viaggio che comprenda un servizio di trasporto NCC. Per questo tipo di servizio dovranno arrangiarsi gli stessi viaggiatori turisti contattando, loro stessi, gli NCC. Ad oggi un TO organizza un gruppo di persone che visitano una città, fornendo il servizio di NCC che li porta in giro, lungo le tappe previste nel viaggio. Il de-cretino salvini, invece, costringe ogni turista a cercarsi un NCC, chiamarlo e concordare! Un unicum mondiale.
La domanda è: perchè il genio della lampada bruciata vieta l'intermediazione, diretta e indiretta, che consentiva ai turisti di ottenere un pacchetto completo di ogni servizio, consentendo loro di vivere al meglio la vacanza, senza doversi preoccupare di come e con chi spostarsi?
Perchè questo de-cretino salvini non ha avuto nessun passaggio governativo e, invece, esce direttamente dalla stanza del genio della lampada bruciata? Perchè questa pensata arguta, quindi?
Non ci si deve stupire, in verità, vista la mente che l'ha partorita, capace di enormi e ripetute pestate di marmellata marrone (che non è castagna). Tuttavia qui, non è solo l'incompetenza a tradire mister fu30%, ma anche una malcelata propria convenienza. Si, perchè questo de-cretino salvini comporta la netta contrapposizione tra NCC e taxi, quest'ultimi baciati dalla fortuna di avere un ministro come loro rappresentante, praticamente un ministro sindacalista della lobby dei taxisti.
E' vero, sappiamo le difficoltà che il sostenitore putiniano sta vivendo dal giorno stesso che si è seduto a Palazzo Chigi, con devastanti perdite di consensi e una credibilità in picchiata. Quale modo migliore, più comodo, più facile, tanto sbrigativo quanto meschino, di uno scambio di voti?
Meno male che anche i più fervidi sostenitori, quelli dal cervello grosso un fagiolo cannellino che al grido “respingiamo gli immigrati” avevano visto in lui l'ennesimo salvatore della patria, si sono accorti della levatura statistica di questo babaluba.
Alla fine, comunque, credo che questo de-cretino salvini sia l'ennesima pestata di marmellata del genio della lampada bruciata.
Attendiamo fiduciosi.